Cambiare il mondo un seme alla volta

image

È tutto un fiorire di idee, di amicizie, di gioie, di sorrisi, di parole, di pensieri, di consolazioni e di collaborazioni. I nostri orti comuni sono molto di più di un pezzo di terra coltivata, sono delle vere e proprie officine, dei laboratori socio-culturali. Una fonte inesauribile di conoscenza e saggezza a disposizione di chi la vuole scoprire.

Un orto dovrebbe essere perciò, un luogo di frequentazione obbligata per tutti i bambini in età scolare. Ma vuoi mettere quanto sia più divertente infilare la zappa in una bella zolla grassa e puzzolente di concime, o mettere la mano giù nella terra e tirarla su piena di vermi cicciottelli che si divincolano e si arrotolano intorno alle dita, invece di annoiarsi in uno sterile parco giochi?

Quest’anno nei nostri orti avremo nuovi inquilini e saranno, si spera, le nuove generazioni di piccoli contadini. Abbiamo infatti dato in gestione un orto alla scuola elementare del nostro quartiere. L’offerta fatta alla scuola è stata immediatamente accolta a braccia aperte e la notizia ha velocemente superato i confini di Gladsaxe, comune in cui viviamo. Essendo il nostro un quartiere multietnico, con una forte presenza di famiglie e persone meno abbienti, nonché per diversi anni luogo di scontri armati tra bande criminali, il nostro comune in collaborazione con lo stato danese ha messo in piedi un progetto chiamato Equilibrio Sociale (in danese Social Balance).
Noi degli orti comuni, a nostra insaputa, siamo diventati un esempio da esportare a tutto il resto del paese, non per la formula in sè, che non è una novità, ma perchè si temeva che il progetto fallisse in breve tempo a causa delle peculiarità del quartiere. Proprio ieri, ho saputo che ad un congresso nazionale che si terrà prossimamente sulle problematiche legate alle disuguaglianze sociali e alle loro sfide, verrà portato il nostro progetto come esempio di successo. Certamente un vanto per il nostro comune, ma anche una grossa soddisfazione per noi, che a questo progetto ci stiamo lavorando e ci crediamo.

Il lavoro nell’orto ci insegna la collaborazione, la pazienza e il senso di responsabilità verso la comunità. Perché la terra è un bene comune, da condividere, rispettare e proteggere. Questi valori sono da insegnare e tramandare. Il futuro deve poter offrire una vita migliore e noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di farlo… un seme alla volta.

Un commento Aggiungi il tuo

Lascia un commento